Le indicazioni di Assindatcolf
I domestici non in regola non potranno svolgere attività lavorativa e se lo faranno andranno incontro a una sanzione amministrativa da 600 a 1.500 euro e dovranno essere considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con il diritto alla conservazione del posto di lavoro fino alla presentazione di idonea certificazione
di An.C.
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Sono circa 480mila i collaboratori domestici, tra colf, badanti e baby sitter over 50 che da oggi, martedì 15 febbraio, a seguito di quante disposto dal D 1/2022 – così come accade per tutti i lavoratori di quella fascia anagrafica – devono essere in possesso di un green pass rafforzato (vaccino o guarigione) per poter svolgere il proprio lavoro in casa, a contatto con anziani o bambini. A fornire una stima della platea interessata alla “stretta” è Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, sulla base di una rielaborazione degli ultimi dati Inps: nel 2020 i collaboratori familiari over 50 impiegati in modo regolare erano, infatti, circa 480mila (di cui 319mila stranieri) su un totale di 920mila.
Chi controlla: il datore di lavoro
Le famiglie datrici hanno il compito di verificare, tramite App VerificaC19 o, su richiesta del lavoratore, mediante la consegna della copia cartacea del Green Pass. Se non lo fanno, rischiano, in caso di controllo, una sanzione amministrativa che va da 400 a 1.000 euro.
Che cosa rischia il collaboratore domestico over 50 senza green pass rafforzato
E i lavoratori che non hanno il green pass obbligatorio, che cosa rischiano? I domestici non in regola, spiega Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, non potranno svolgere attività lavorativa (e se lo faranno andranno incontro a una sanzione amministrativa da 600 a 1.500 euro) e dovranno essere considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con il diritto alla conservazione del posto di lavoro fino alla presentazione di idonea certificazione. Per i giorni di assenza ingiustificata non sarà dovuta la retribuzione, né altro compenso o emolumento. Zini ricorda alle famiglie che, qualora venga meno il rapporto di fiducia tra le parti, nel settore domestico è sempre possibile interrompere il rapporto di lavoro senza giusta causa.
Inps: al via nuovo servizio verifica Green pass 50+
Intanto l’Inps comunica che dal 15 febbraio 2022 aggiunge una nuova funzionalità al servizio GreenPass50+ per la verifica del green-pass dei propri dipendenti da parte dei datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPa. Il servizio aggiornato fornisce l’esito della verifica del green-pass (positivo o negativo) tenendo conto del requisito anagrafico, spiega una nota. In particolare, per gli over50, così come individuati dal decreto legge 1/2022, è verificato il green-pass “rafforzato” (da vaccinazione o da guarigione), mentre per i restanti soggetti è verificato il green-pass “base” (da vaccinazione, da guarigione o da tampone negativo). GreenPass50+ è riservato ai soggetti datoriali (pubblici e privati) o ai loro intermediari previa autenticazione secondo le modalità in essere previste dall’Istituto, ed è accessibile sul sito dell’Istituto: mediante la funzione di ricerca, digitando “GreenPass50+”; al percorso raggiungibile sul sito istituzionale www.inps.it: “Prestazioni e servizi”> “Servizi”, nell’elenco alfabetico dei servizi alla lettera “G”; al percorso raggiungibile sul sito istituzionale www.inps.it: “Prestazioni e servizi”> “Prestazioni”, all’interno della scheda prestazione “Accesso ai servizi per aziende e consulenti”, nell’elenco alfabetico alla lettera “A”.
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