Corsa Quirinale
L’unità del centro destra non è affatto scontata: il fatto che sia saltato il vertice programmato ne è la conferma
di Barbara Fiammeri
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«Il vertice si farà entro questa settimana, come abbiamo promesso», assicurava ieri sera Matteo Salvini. Al momento però si registra un rinvio sine die. Silvio Berlusconi rimane blindato ad Arcore a caccia di voti e non sembra avere fretta di incontrare i suoi alleati.
«Di qui a giovedì prossimo c’è tempo», si fa notare dalle parti di Villa San Martino,con riferimento a giovedì prossimo, quando partirà la quarta votazione, quella in cui il quorum scende e si richiede per essere eletti solo la maggioranza assoluta dei componenti, ovvero 505 voti.
Berlusconi prende tempo
Parole che certo non piacciono né a Giorgia Meloni né – soprattutto – a Salvini. Il leader della Lega non è intenzionato ad assecondare Berlusconi. «Deve farci sapere se ha i numeri per andare in Aula» perché in caso contrario «abbiamo l’ambizione di fare una proposta di centrodestra e di altissimo livello», spiega il segretario del Carroccio che non ha mai smesso di lavorare al piano B, confrontandosi «con tutti» i principali leader politici.
Salvini non ha alcuna intenzione di farsi trovare con il cerino in mano. Ieri, mercoledì 19 gennaio, circolava (con più insistenza rispetto ai giorni scorsi) la possibile candidatura – in alternativa a Berlusconi – della presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che è si di Forza Italia ma ha un ottimo rapporto con il numero uno della Lega.
Anche Giorgia Meloni al termine dell’esecutivo di Fratelli d’Italia ha fatto sapere che il suo partito, qualora Berlusconi uscisse di scena, «è pronta a formulare le sue proposte per concorrere a costruire la convergenza più ampia su personalità » nel campo del centrodestra.
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