Il CEO di Xiaomi Lei Jun ha definito “una guerra di vita e di morte” il segmento degli smartphone di fascia alta, e ha annunciato che vuole trasformare la sua azienda nella più grande al mondo fra quelle che si occupano di smartphone
di Nino Grasso pubblicata il 11 Febbraio 2022, alle 16:01 nel canale Apple
Lei Jun ha annunciato quali sono i piani per il prossimo futuro di Xiaomi, la società che ha fondato e di cui è amministratore delegato. La parte fondamentale della nuova strategia si basa sui device di fascia alta e sull’esperienza d’uso, con l’obiettivo di scalzare Apple e diventare il più grande produttore di smartphone in Cina entro tre anni.
Xiaomi è nota ormai da anni fra gli utenti appassionati per la sua line-up di fascia bassa e medio-bassa, tipicamente occupata da smartphone dall’eccezionale rapporto qualità-prezzo. Su Weibo, però, Lei Jun ha scritto che la società intende concentrarsi specificamente sul segmento di fascia alta del mercato globale nel tentativo di rivaleggiare direttamente con Apple.
Xiaomi dichiara guerra ad Apple
Xiaomi (così come molte altre realtà cinesi) vuole occupare la posizione che spettava a Huawei nel periodo precedente al ban degli Stati Uniti, che ha coinvolto tutti i paesi occidentali e di riflesso anche quello cinese. Secondo Lei Jun Xiaomi potrebbe presto coprire il posto di Huawei, diventando il più grande produttore di smartphone in Cina già entro tre anni.
“Il nostro obiettivo è confrontarci con Apple in termini di prodotti ed esperienza e diventare il più grande marchio di fascia alta della Cina nei prossimi tre anni”, ha scritto il CEO di Xiaomi sulla piattaforma di microblogging cinese, definendo la concorrenza con Apple nella fascia alta come “una guerra di vita e di morte” che non può essere persa.
Nel quarto trimestre del 2021 Apple è stato il primo produttore di smartphone nel mondo grazie alle vendite della nuova line-up di iPhone 13, e lo stesso è avvenuto in Cina per la prima volta negli ultimi sei anni dove la Mela ha scalzato vivo dalla prima posizione. Xiaomi non si trova però molto distante, e nel secondo trimestre del 2021 era riuscita a superare Apple in termini di volumi di vendita, posizionandosi poco dietro rispetto a Samsung.
L’obiettivo della società è infastidire i due colossi soprattutto nel profittevole settore di fascia alta, basandosi prevalentemente sul miglioramento dell’esperienza d’uso dei propri dispositivi. Per questo Xiaomi ha messo sul piatto circa 14 miliardi di euro, che verranno tutti investiti in ricerca e sviluppo. Nei piani dell’azienda c’è anche l’apertura di 20 mila nuovi store in Cina nei prossimi tre anni, portando il numero a un totale di 30 mila.
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